3829 recensioni a vostra disposizione!
   

IL SIGNORE DEGLI ANELLI : LE DUE TORRI
THE LORD OF THE RINGS: THE TWO TOWERS
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 29 gennaio 2003
 
di Peter Jackson, con Elijah Wood, Ian McKellen, Christopher Lee, Viggo Mortensen, Liv Tyler, Miranda Otto, Cate Blanchett (Stati Uniti - Nuova Zelanda, 2002)
 
IL SIGNORE DEGLI ANELLI - LE DUE TORRI non è quella che una volta chiamavamo la "continuazione"; come il GUERRE STELLARI numero due, provvisto di una sua autonomia. No, è la seconda fetta di una clamorosa, pure succulenta salsiccia. Tagliata di netto rispetto alla prima, un po' come succede quando la pellicola s'interrompe in sala prima di uno di quei disgraziatissimi intervalli destinati a smerciare gelati e pop-corn. Così che, per decidere l'apprezzamento del tutto, dovremo attendere il prossimo Natale ed il terzo mancante.

Una delle ragioni del fascino della mitica saga di J. R. Tolkien è anche dovuto alla sua complessità: fatta di una ragnatela d'infiniti rinvii, nei quali perdersi può anche rappresentare un piacere tutto a sé. Rimane il fatto che per lo spettatore, ritrovarsi proiettato in non si sa quale capitolo, confrontato a personaggi di statura (non solo fisica) ineguali e minacciati da pericoli non proprio precisati, sballottato fra riferimenti preraffaelliti piuttosto che shakespeariani, possa costituire un problema.

C'è allora un solo mezzo per godere del film di Peter Jackson senza accanirsi a raccapezzare come mai i due hobbitt Frodo e Sam devono sopportare la compagnia del lacrimevole ma pure viscidoso Gollum per giungere a Mordor ed annullare così gli effetti malefici dell'Anello. Mentre Aragorn (è il superfigo in sembianze umane), Legolas (l'altro fusto biondo che sarebbe poi uno degli Elfi) ed il nano Gimli vanno a cacciarsi in quel (sontuoso) ginepraio costituito dalla fortezza del popolo di Rohan assediato dai diecimila terribili guerrieri Uruk-hai inviati dal perfido Saruman. Distaccarsi, se possibile, dai contenuti più romanzati: per dedicare la propria attenzione allo splendore della fattura.

Anche se questo secondo episodio pare meno armonioso del primo (che aveva una genesi da seguire, una progressione drammatica da spiegare, una varietà di ambienti ed atmosfere da far lievitare), anche se qui le sequenze guerriere sono favolose ma eccessive, quelle dedicate ai ragazzini un po' imbambolate ed i personaggi femminili altrettanto speditivi che nelle pagine tolkiane, l'inventiva spudorata, il talento compositivo e anche il respiro poetico con cui è concepito il film immiserisce di colpo le grosse produzioni che ci vengono propinate normalmente.

Il fascino di questo SIGNORE DEGLI ANELLI - LE DUE TORRI nasce dalla perfetta armonia tra tradizione e modernismo: dall'energia che nasce dalla perfetta fusione fra gli ambienti e gli spazi che si riallacciano all'estetica o alle leggi cinetiche del cinema classico e quelli ottenuti grazie alle nuove tecnologie numeriche. Gli spettacolosi ambienti naturali della Nuova Zelanda continuano con meravigliosa facilità in quelli disegnati dalla fantasia, dai riferimenti cinematografici, letterari, pittorici. C'è allora Paolo Uccello o i preraffaelliti, ma pure Cecil B. De Mille e Kurosawa, Fritz Lang ed i Nibelunghi, Eisenstein ed Ivan il Terribile, Mad Max, Excalibur ma pure Macbeth o Gustavo Doré.

E se il vero miracolo del film è allora che da tanto ben di dio non ne sia nato un inverecondo polpettone, per giudicare quanto dello sguardo forte e creativo di Peter Jackson e compagnia sia rimasto nelle reti, occorrerà proprio attendere il prossimo e ultimo.


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda